Il disagio della cliente:
Abbiamo deciso di iniziare a scrivere una rubrica, legata alla scelta di un pavimento in legno.
In particolare cercheremo di spiegarvi quali sono le domande da porsi e quali sono le accortezze che dovrebbe avere un professionista quando posa un pavimento in legno. Oggi vogliamo raccontarvi una storia che si basa proprio su un lavoro di posa eseguito in maniera errata.
La cliente ci ha esposto il suo disagio, comunicandoci che il parquet acquistato da un altro professionista del settore non era più di suo gradimento. Ci è stato chiesto quindi di intervenire come CTP per stendere una relazione e comprendere lo stato dei fatti.
Organizzato il sopralluogo in presenza della cliente e del suo architetto, abbiamo subito notato che il pavimento è stato posato flottante, (cioè non incollato al sottofondo) e che non è stata utilizzata la colla negli incastri.
Nello specifico il pavimento in legno riporta delle ondulazioni sulle singole liste ed il distacco di molte parti di legno nobile (primo strato di legno da 2/3 mm) dal supporto, purtroppo queste ondulazioni non potranno che aumentare nel tempo; tuttavia il rischio maggiore e da qui la giustificata preoccupazione della signora, è che i suoi figli si facciano male camminando scalzi per casa in quanto potrebbero tagliarsi.
Controllando i documenti legati al pavimento in legno posato in casa della signora, abbiamo riscontrato che il pavimento in legno posato non è idoneo alla posa flottante.
Le caratteristiche di un pavimento a tre strati:
Ci fermiamo un attimo nel raccontarvi questo episodio, per spiegarvi perché il pavimento in questione non risulta idoneo.
Quando si sceglie di posare un pavimento in legno flottante, bisogna orientarsi su un pavimento in legno a tre strati, la caratteristica fondamentale di un pavimento in legno a tre strati è quello di avere una
lamella nobile (è la superficie superiore che mostra tutta la bellezza del legno e le sue venature)
un anima centrale ( è la struttura che ammortizza e supporta le movimentazioni naturali del legno)
una controbilanciatura (lo dice lo stesso termine serve a bilanciare la struttura)
Queste caratteristiche sono assenti invece nel pavimento in legno a due strati che è il pavimento legato all’episodio che vi stiamo raccontando. Non avendo quindi una stabilità legata alla sue caratteristiche deve essere obbligatoriamente incollato, cosa che non è stata fatta a casa della cliente.
Vi starete chiedendo e la signora quindi come potrà risolvere il suo disagio?
In questo caso il disagio e il costo di riparazione sarebbe cosi alto che la cliente sarà costretta ad acquistare un nuovo pavimento.
Abbiamo voluto raccontare questa storia per fare cultura sul tema della posa
ricordate sempre che oltre a scegliere un pavimento di qualità che possa donarvi affidabilità nel tempo,
bisogna sempre porre la giusta attenzione alle fasi di posa in opera.
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