L’ossidazione di un parquet scopriamo di più:

Esperimento: spostate il tappeto che da anni campeggia al centro del vostro soggiorno o un vecchio mobile della camera da letto. Noterete subito che sotto di essi il colore del parquet è diverso, tendenzialmente più chiaro rispetto al pavimento in legno nelle zone scoperte e arieggiate della casa. Non si tratta di magia o incuria: la differenza cromatica è dovuta all’ossidazione, fenomeno completamente innocuo e naturale.

ossidazione

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Il processo si attiva con l’esposizione alla luce solare, in quanto il legno è una materia fotosensibile e ha proprietà fotocromatiche, ovvero cambia colore a contatto con la luce per opera dei raggi UV. I fratelli Braga non si stancheranno mai di sottolineare che proprio la capacità del legno di vivere, respirare e trasformarsi lo rende un rivestimento pregiato e unico. Ogni amante dei pavimento in legno deve cercare di valorizzarne al massimo le caratteristiche, facendo una scelta accurata al momento dell’acquisto e operando una corretta manutenzione dopo la posa.

Va precisato che non tutte le essenze vanno incontro allo stesso livello di ossidazione. Parquet prefiniti o masselli di origine esotica come iroko e doussiè o il ciliegio europeo saranno particolarmente inclini a trasformarsi a contatto con la luce solare. In caso di ambienti molto esposti alla luce diretta del sole è quindi consigliabile optare per essenze a bassa ossidazione come, ad esempio, il rovere.

Se la maggior parte delle essenze tende a scurirsi, il parquet teak rappresenta un’eccezione in quanto tende ad acquisire tonalità sempre più chiare. È bene tenere conto della resa a posteriori del parquet al momento di arredare la casa per un abbinamento perfetto dei colori. Un rivenditore di parquet competente ed esperto è una risorsa preziosa in questo caso, in quanto riuscirà a prevedere già prima della posa quanto l’ossidazione influirà sulla tonalità del legno.

I fenomeni di ossidazione del parquet sono lenti e costanti, con un exploit nei primi mesi dalla posa. Per evitare la disomogeneità del colore è consigliabile quindi far respirare il pavimento in legno per qualche mese prima di stendere tappeti o montare mobili. In caso di porzioni di parquet con tonalità eterogenee il tempo è un buon alleato e lentamente la superficie tenderà a uniformarsi. In commercio esistono trattamenti per il parquet in grado di schermare parzialmente la luce e quindi rallentare il processo di ossidazione che, però, resta sempre inesorabile: alla fine i raggi UV avranno la meglio, rendendo ogni pavimentazione in legno un esemplare unico, originale e pregiato.

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